Farmacologia Cinese

Cosa si intende con il termine “farmacologia cinese”?

“La farmacologia cinese ha una storia millenaria che si fonda sulla raccolta di testi, manoscritti, illustrazioni e costituisce una cultura empirica e al contempo efficace. Il suo primo documento di cui si conserva memoria è lo Shennong Ben Cao Jing scritto nel III sec. a.C.. Essa si compone di sostanze naturali e derivati di origine vegetale, animale e minerale.”

Quali sono le caratteristiche delle erbe cinesi?

“In riferimento alla cultura tradizionale cinese, le erbe sono classificate in maniera differente rispetto ai metodi di classificazione utilizzati in occidente. Il medico tradizionale cinese identifica le proprietà curative delle erbe naturali suddividendole in base ai “4 climi” (freddo, caldo, tiepido e fresco) e ai “5 sapori” (acido, amaro, dolce, piccante e salato), direzionandone l’energia e l’azione terapeutica verso l’organo o il sistema malato.

Le erbe hanno un’azione più rapida e intensa rispetto ai cibi, che hanno un’azione più moderata e lenta. La farmacologia tradizionale cinese viene utilizzata in caso di squilibri energetici importanti che richiedono un’azione più incisiva.”

In quali situazioni è possibile ricorrere alla farmacologia cinese?

“In Cina, la farmacologia cinese viene utilizzata in molti ospedali come forma di terapia primaria o in associazione con le terapie moderne. Questa integrazione ha dimostrato di avere risultati sinergici eccellenti, soprattutto nel ridurre gli effetti collaterali dei farmaci.

La farmacologia cinese viene utilizzata con frequenza nella prevenzione delle malattie stagionali, nel rafforzamento del sistema immunitario indebolito da uno stile di vita eccessivamente stressante, per trattare sintomi comuni come febbre, tosse e mal di gola, intossicazioni alimentari e da prodotti di sintesi, e in casi di ipersensibilità, intolleranza e allergie.

Ad esempio, in caso di febbre con tosse e espettorato bianco, l’artemisia (ciò che compone anche i sigari di moxa) è un rimedio altamente efficace poiché aiuta a rimuovere il freddo e l’umidità dal corpo, che sono le due condizioni energetiche che normalmente causano questo stato. D’altra parte, in caso di febbre con mal di gola e tosse con espettorato giallo, la canfora è uno dei rimedi più indicati per rinfrescare l’organismo e eliminare il calore che ha causato la malattia”.

 

Come avviene la preparazione di queste sostanze naturali?

“Nella farmacopea tradizionale cinese, si presta particolare attenzione alla raccolta e trattamento delle piante, al fine di preservare e utilizzare al meglio la loro carica energetica e vitale. La raccolta avviene in momenti specifici, come ad esempio quando il fiore è ancora in bocciolo, o quando la radice è particolarmente ricca di energia.

I preparati vegetali sono disponibili in diverse forme, come estratti essiccati, concentrati, polveri, compresse e capsule. In alcuni casi, i rimedi vengono trattati in modo specifico per ottenere un effetto terapeutico desiderato, ad esempio tostati, abbrustoliti o passati ai vapori di vino. Questo trattamento può anche essere effettuato con miele, alcol, aceto o altre sostanze per raggiungere un risultato detossificante.

Nella tradizione classica, le erbe sono bollite lentamente per circa 40 minuti, mentre i minerali sono bolliti per un periodo più lungo. In ogni caso, il trattamento deve essere effettuato in modo attento per ottenere il massimo effetto terapeutico”.

Esistono controindicazioni?

“Nella tradizionale farmacologia cinese si ricorre all’utilizzo di sostanze naturali che presentano una bassa tossicità e una minima incidenza di effetti collaterali. Tuttavia, ogni individuo ha una propria unicità nella risposta alle diverse sostanze, anche se naturali. Per questo motivo, eventuali ipersensibilità a specifiche molecole vengono gestite mediante formulazioni personalizzate e appropriate”.

Qual è il fattore chiave che contribuisce alla persistenza dell’utilizzo della farmacologia cinese ancora oggi dopo tanti anni?

“L’efficacia della farmacologia tradizionale cinese è stata dimostrata attraverso millenni di storia e questo ritengo sia il fattore chiave che ha contribuito alla sua longevità e alla sua continua utilizzazione anche dopo tanti anni. 

La conoscenza di questa medicina alternativa è stata preservata attraverso la tradizione scritta, con numerosi testi che hanno trasmesso la pratica da una generazione all’altra, permettendoci così la conservazione della sua antica conoscenza e tradizione.”

 

Può indicarci alcuni di questi testi e spiegarci perché sono così importanti?

“Un testo rimasto nella storia è sicuramente il Shang Han Za Bing Lun – uscito nel II sec. d.C., scritto da un noto medico cinese Zhang Zhong Jing, che tratta le malattie più comuni e le relative ricette a base di erbe. Queste stesse ricette sono state utilizzate per oltre 1.800 anni.

Nel 868 d.C. in Cina viene pubblicato il “Sutra del Diamante”, un testo edito in tutto il mondo. Successivamente, durante la dinastia Tang, vennero rieditati tutti i testi di medicina cinese pubblicando il Tang Ben Cao – la materia medica dei Tang – una raccolta di oltre 800 ricette di farmacologia cinese. 

Nel XI sec. d.C., durante l’epoca della grande pace con i Taiping, venne pubblicato un altro testo estremamente importante, che conteneva oltre 11.000 prescrizioni mediche a base di sostanze vegetali, animali e minerali”.

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