Test infiammazioni e stili di vita

Cos’è l’infiammazione?

“L’infiammazione di basso grado, anche detta inflammaging, è uno stato subclinico (non chiaramente manifesto) che concorre e partecipa a numerose patologie.

L’infiammazione di basso grado è una spia, tipo quella della macchina, che ci indica che non stiamo rispettando la nostra natura evolutiva. Noi ci siamo evoluti, per milioni di anni, in un ambiente che è stato quasi completamente sovvertito nelle ultime decadi. Infatti, le patologie odierne di maggior impatto sono strettamente legate e questo cambio del paradigma evolutivo.

La LGI (l’infiammazione di basso grado) è pertanto il segnale dello squilibrio naturale. 

Quindi, attraverso una visita specialistica degli stili di vita, possiamo intercettare quali sono i triggers (stimoli) dell’infiammazione sistemica di basso grado, andando a personalizzare di volta in volta le indicazioni e i suggerimenti di riequilibrio dell’organismo.

L’obiettivo finale del riequilibrio del sistema-corpo in una direzione più naturale possibile, è quello di rendere consapevole ogni persona, che riceve le nostre cure, delle proprie potenzialità di autoguarigione:

l’autoguarigione è la capacità del corpo di attivare tutti i meccanismi interni di compensazione al fine di ristabilire l’equilibrio perso a causa di uno stile di vita scorretto”.

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Da dove origina questo squilibrio?

“In condizioni normali, i nostri sistemi di controllo sono in grado di rispondere ad un insulto esterno e riportare in equilibrio il nostro organismo”.

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“In condizioni alterate, i nostri sistemi di controllo non sono più capaci di riportarci allo stato precedente, instaurando una nuova normalità”.

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Perché non sono più pienamente abili?

“La loro continua e costante attivazione sfianca le loro capacità di riportarci nella condizione di salute precedente, configurandosi in un nuovo adattamento più predisposto a far sviluppare malattie”.

Quali danni può causare un’infiammazione di basso grado oltre allo squilibrio dell’organismo?

“Uno squilibrio dell’organismo condizionato da una infiammazione di basso grado, può influire anche nell’espressione genetica, attraverso una alterazione del quadro epigenetico.

Ciò significa: prendiamo per esempio un lettore cd, dove il cd indica la genetica e il laser l’epigenetica.

Il laser passa le informazioni del disco per far ascoltare la musica, se un cd viene rigato (come quando nell’organismo è presente una infiammazione di basso grado) l’ascolto del cd risulta disturbato, gli stessi segnali che vengono dati dal corpo tipo stanchezza cronica, scarsa forza fisica, bassa energia vitale.

Possiamo fare un altro esempio: prendiamo due gemelli omozigoti e li facciamo crescere in due famiglie diverse, una vegetariana e l’altra carnivora, sicuramente avremo uno sviluppo dell’epigenetica diversa tra i due e col passare degli anni il corpo dei 2 fratelli crescerà in maniera differente.

Quindi, riequilibrare il nostro sistema-corpo, significa “cancellare le righe sul cd” e far rileggere nuovamente in maniera completa tutte le informazioni sulla genetica da parte dell’epigenetica, spegnendo i segnali del nostro corpo dati dall’infiammazione”.

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Come riportare in equilibrio il nostro organismo in maniera preventiva, durante una cura terapeutica e nel successivo mantenimento?

“Dalle recenti evidenze scientifiche, le condizioni che possono favorire uno squilibrio dell’organismo, sono sostanzialmente legate a comportamenti e stili di vita, inerenti principalmente ai seguenti ambiti:

  1. Alimentare
  2. Movimento fisico
  3. Psico sociale
  4. Ambientale
  5. Cure: collaborazione attiva tra specialisti che considerano la persona nel suo complesso

La ricerca scientifica si sta ampliando anche ad altri fattori, oltre ai 5 menzionati e sarà nostra premura rendere partecipe ogni paziente delle evoluzioni in ambito medico scientifico per quanto riguarda la LGI (infiammazione di basso grado).

 

Questo approccio può essere utile sia per la persona che vuole evitare complicazioni future legate allo squilibrio e alla LGI (infiammazione di basso grado), sia alla persona che vuole favorire al meglio una terapia in atto (interventi chirurgici, rigenerativi, riabilitazioni, ecc), sia alla persona che vuole mantenere uno stato di salute faticosamente riacquisito dopo un tempo di cura”.

Come riconoscere uno squilibrio dell’organismo?

“Durante un primo colloquio verranno indagati tutti i segnali attraverso un’anamnesi degli stili di vita e verranno utilizzate delle metodiche e dei macchinari atti a individuare le numerose rappresentazioni dello squilibrio corporeo, sia dal punto di vista biochimico, che da quello biofisico.

Avremo a disposizione varie modalità d’intervento, dai consigli alimentari all’approccio ambientale quotidiano, passando dall’analisi dei farmaci assunti alle carenze vitaminiche eventualmente presenti; con lo scopo di riportare l’organismo ad uno stato più consono e più naturale”.

Quali strumenti diagnostici utilizzeremo in corso di diagnosi, qualora necessari?

“Verranno analizzati gli stili di vita alimentari, di attività fisica, verranno prescritte specifiche analisi del sangue, verranno misurate le composizioni corporee (massa magra e massa grassa) e analisi del terreno cellulare e dell’età biologica, senza dimenticare la valutazione dell’intossicazione (per esempio da metalli pesanti), utilizzando approcci medico scientifici che prendono in considerazione l’intero organismo e non il singolo organo”.

Quali soluzioni verranno adottate?

“Verranno date al paziente tutte le indicazioni di base relative ai 5 punti sopra citati:

  1. Alimentare
  2. Movimento fisico
  3. Psico sociale
  4. Ambientale
  5. Cure: collaborazione attiva tra specialisti che considerano la persona nel suo complesso

e verranno richieste consulenze ai professionisti di settore qualora necessarie.

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Conosciamo meglio il dott. Francesco Lombardini

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Dottore in Odontoiatria e Protesi Dentaria: Odontoiatra degli Stili di Vita | Alimentazione | Attività Fisica‍ | Armonia Psiche-Soma | Ambiente | Alleanza nelle cure | Autoguarigione (self-care)

Laureato nel 2006 in Odontoiatria, ho svolto la professione da Odontoiatra presso Studi Dentistici Emiliano-Romagnoli e parallelamente ho perfezionato gli studi tramite corsi di Alta Formazione e Master Clinici nelle specialità di Chirurgia Orale, Implantologia, Endodonzia, Conservativa e Protesi.

Dalla tesi di laurea in poi (pubblicata su rivista internazionale ad elevato impact factor prima della discussione in sede di laurea) mi sono dedicato alla ricerca clinica e bibliografica, pubblicando insieme a colleghi altri lavori scientifici, come, ad esempio, la mia tesi di alta formazione in chirurgia (sulla Rivista Italiana di Stomatologia). Successivamente ho ricoperto il ruolo di coordinatore della ricerca scientifica presso la Clinica Merli (Accademia Dento-Facciale, presidente Mauro Merli) e ho portato avanti i protocolli di ricerca clinica impostati dal dr Marco Esposito (Cochrane, London, Uk) e pubblicato due lavori scientifici ad alta evidenza (studi prospettici randomizzati controllati) su argomenti chirurgico-implantari-ricostruttivi e ho partecipato alla stesura del libro Terapia Implantare: il piano di trattamento integrato. Mauro Merli.

Dal 2011 sono titolare dello studio Dentistico Lombardini Francesco di Rimini e ho collaborato con colleghi di eccellenza nei vari campi dell’Odontoiatria e Medicina: Dr Cortellini Davide, consigliere dell’AIOP, Dr Manlio Gessaroli, dirigente medico maxillo-facciale Cesena Bufalini presso il quale ospedale ho ricoperto il ruolo di laureato frequentatore e volontario (sala operatoria e visite cliniche) per 5 anni, dr. Marco Pironi, docente di Ortodonzia presso facoltà di Odontoiatria Bologna, Dr Paolo Mareschi, past president dell’AIE endodonzia clinica, grazie al quale sono diventato il primo socio giovane affiliato dell’AIE (accademia italiana di Endodonzia). 

Negli ultimi 10 anni ho collaborato con studi di eccellenza in Emilia Romagna, Veneto e Lombardia, occupandomi di ricerca anche nel campo della tossicologia odontoiatrica (AIOB e IAOMT) e della nutrizione clinica, seguendo corsi di formazione in alimentazione applicata alla medicina, tra i quali i corsi di Attilio e Luca Speciani sulle food sensitivities e sulla dietaGift (diventandone un punto gift nel 2018). 

Ho proseguito l’approfondimento sull’integrazione tra Medicina e Odontoiatria e ho seguito corsi di Genetica&Epigenetica, medicina Anti Aging, Medicina Funzionale dell’AFFWA (Accademia Funzionale del Fitness, Wellness e antiaging), Medicina funzionale Regolatoria (AIMF associazione Italiana di Medicina Funzionale) e corsi di alimentazione applicata (Chetogenica dr.ssa Stefania Cazzavillan, micoterapia).

Ho presentato al congresso Online dell’AIO (associazione italiana Odontoiatri) uno speech riguardante le mie ricerche fino alla fine del 2020 in una presentazione col titolo: Revisione della letteratura Evidence-Based Dentistry sull’impatto di alimentazione, sport, stress e intossicazione sulla salute orale e generale.

La mia pratica clinica è centrata su:

“un approccio fondamentalmente diverso, che accentui la prevenzione delle malattie e la gestione della salute utilizzando un approccio multidisciplinare, integrato e incentrato sul paziente per la salute generale. E questo significa abbattere il muro tra Odontoiatria e Medicina.”

Bruce Donoff, D.M.D. e M.D., professore di chirurgia orale e maxillo-facciale e preside della Harvard School of Dental Medicine.

E’ stata avanzata la proposta che gli operatori sanitari orali abbiano un ruolo importante nella promozione della salute parodontale e del benessere generale attraverso la facilitazione di comportamenti di stile di vita sani

Jepsen S et al. The association of periodontal diseases with metabolic syndrome and obesity. Periodontol 2000. 2020;83(1):125-153.

In sintesi, la mia pratica clinica ha il fine di curare la persona  non per la sua malattia soltanto, ma considerandola un’individuo completo, con tutte le caratteristiche personali che la contraddistinguono. Voglio recuperare il tempo di cura indispensabile per relazionarsi con la persona al fine di poter essere in grado di capire e di aiutare veramente la persona che si rivolge a me e mi chiede di essere curato.

E queste cose non le ho inventate io, sono le raccomandazioni del ministero della salute in campo Odontostomatologico redatte nel 2017

Ministero della Salute: Raccomandazioni cliniche in Odontostomatologia

… ll medico, nella relazione, persegue l’alleanza di cura, fondata sulla reciproca fiducia e sul mutuo rispetto dei valori e dei diritti e su un’informazione comprensibile e completa, considerando il tempo della comunicazione quale “tempo di cura” …

… l’attenzione del professionista nel considerarlo una persona e non solo un “portatore di malattia” …

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