Odontoiatria Bio-Logica

Dott. Giancola, ci sono realmente relazioni importanti fra la salute della nostra bocca e la nostra salute globale?

“I nostri denti sono collegati con il resto del corpo attraverso vie umorali, neurologiche e meridiani energetici.

Una carie, un ascesso, un dente devitalizzato o un impianto in metallo hanno ripercussioni negative, a volte invalidanti, sull’organo, vertebra o ghiandola corrispondenti.

La persistenza di tossine e batteri attorno ai denti rappresenta una spina irritativa che l’organismo tende a limitare attraverso un impegno del sistema immunitario.

Quando le difese del corpo non riescono a contrastare l’aggressione, compaiono patologie anche in distretti lontani. Il collegamento dente-organo è bidirezionale: la malattia del dente può avere una ripercussione sull’organo corrispondente e una patologia d’organo può evidenziarsi sul dente collegato.

È molto importante che il dentista sappia riconoscere il campo di disturbo e risolverlo.

Non si può più pensare di considerare chi si rivolge a noi solo come una bocca o un dente su cui lavorare.

Pensare che l’odontoiatria debba solo ripulire carie e tappare buchi è riduttivo e riduzionista”.

Dottore, sappiamo che lei privilegia da sempre un approccio olistico e naturale ma è sempre realmente possibile anche in presenza di disturbi sistemici o complessi?

“Assolutamente sì, e sono molti finalmente gli odontoiatri che scelgono un approccio biologico, biocompatibile, olistico, che guardano quindi la persona nella sua totalità allargando la diagnosi e cercando le correlazioni tra le varie problematiche.

Sempre di più si opta per materiali non tossici, il più possibile privi di conseguenze sulla salute e che hanno un impatto minimo sull’ambiente; che limitano l’invasività degli interventi e lavorano su una vera e corretta prevenzione”.

Dott. Giancola, sappiamo che lei pratica la “Medicina Rigenerativa”, può spiegarci in parole semplici di cosa si tratta?

“Certo. Il sangue è fonte di vita e possiede numerose capacità di autoguarigione. 

Viene prelevata una modica quantità di sangue venoso dal paziente, versato in alcune provette, centrifugato e il prodotto ricavato (ricco in piastrine, fattori di crescita e cellule staminali) viene utilizzato in varie preparazioni topiche per velocizzare e migliorare la guarigione dei tessuti danneggiati.

Numerosi sono i vantaggi per i pazienti: interventi meno traumatici, recupero post-operatorio più rapido, possibilità di rigenerare tessuti danneggiati visto che le piastrine hanno la capacità di ricrearsi in tessuto o osso laddove inserito, dolori e gonfiori notevolmente ridotti, protezione dalle infezioni, nessun rischio di rigetto, migliore osteointegrazione degli impianti e rivitalizzazione dei tessuti connettivi con aspetto del viso più giovane e luminoso”.

Dott. Giancola, il titanio che viene oggi usato ancora in modo importante in odontoiatria è stato definito “killer silente” ma è davvero così pericoloso?

Lo studio del dott. Kurt E. Muller di Isny in Germania, pubblicato su Neuroendocrinology Letters nel 2006, ha dimostrato che, contrariamente a quanto si riteneva nella comunità medica, il titanio non è biologicamente inerte e potrebbe anzi essere concausa di patologie immunologiche e neurologiche come la Sindrome da Stanchezza Cronica (CFS), la Sensibilità Chimica Multipla (MCS), sintomi dermatologici e altri. 
 
Credo che sia imperativa la scelta di impianti in ceramica!
 
La Zirconia è altamente biocompatibile, esteticamente eccellente e non nuoce alla salute.
 
La Zirconia (Ossido di Zirconio) è una Ceramica High Tech, realizzata con polvere purissima attraverso processi controllati e tecnologie svizzere all’avanguardia.
 
Gli impianti in Zirconia sono molto resistenti e durevoli nel tempo, tant’è vero che vengono  utilizzati dal 1984.
 
I tessuti amano la Zirconia pertanto l’osso e la gengiva aderiscono intimamente all’impianto senza alcuna reazione infiammatoria né sanguinamento.
 
La carica batterica sulla superficie della Zirconia è molto bassa e le perimplantiti sono estremamente rare. L’evidenza clinica mostra che l’impianto in Bio-Ceramica è inoltre ideale per i pazienti cardiopatici, diabetici, allergici o affetti da malattie autoimmuni”. 
impianti-in-zirconia

Conosciamo meglio il dott. Franco Giancola

Il dott. Franco Giancola è medico chirurgo.

 Ha girato l’Europa per curare pazienti desiderosi di ricorrere a impianti esclusivamente in ceramica.

Grazie a questa esperienza integrata con corsi, studi e formazione costante e continua, il dott.Giancola ha messo a punto le migliori tecniche relative all’implantologia dentale.

Oggi il dott. Beckman e il dott. Giancola sono un riferimento italiano nell’implantologia in Zirconia.

Nel 1998 conseguì il diploma di Medicina Omeopatica Hahnemanniana diretta dal Prof. Antonio Negro, uno dei massimi esperti dell’ultimo secolo in omeopatia unicista, dal quale ha appreso profondamente l’avere sempre una visione del paziente nel suo insieme, e non solo della singola patologia.

Il dott. Franco Giancola ha potuto così maturare una più adeguata consapevolezza tra i profondi legami che vi sono tra malattia e malato. 

Nel 1990 continua i suoi studi iscrivendosi a un Master Internazionale ove si approfondiva l’integrazione tra la medicina occidentale e quella tradizionale cinese presso l’Università la Sapienza di Roma.

Tutto il percorso di studi e approfondimenti ha radicalmente modificato e integrato la sua visione per la cura e la salute del paziente. Oggi infatti per il dott. Giancola, i denti rappresentano uno degli elementi fondamentali dell’organismo umano.

Ogni dente è collegato a un organo, a una funzione, a un meridiano di agopuntura cinese, quindi ogni dente con una patologia può rappresentare una “spina irritativa” per il corpo e viceversa.

Il dott. Giancola, tramite il C.E.I.C. Clinica Europea di Implantologica Ceramica sita nella Repubblica di San Marino, mette a disposizione dei pazienti le tecniche più innovative, nonché piani terapeutici personalizzati, utilizzando prodotti e materiali che non danneggiano in alcun modo l’organismo umano e garantiscono il migliore risultato per la salute del paziente oltre che un eccellente risultato estetico.

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      Dott. Beckman, ci può spiegare in parole semplici cosa c’è che non va nelle otturazioni in amalgama e perché andrebbero rimosse e addirittura proibite?

      “Probabilmente le chiarisco già le idee facendo io una domanda a lei: ancora oggi – fatta eccezione finalmente per donne incinte e bambini – se un dentista in Italia mette in bocca a una persona un amalgama di mercurio nessuno dice nulla, quando però questa deve essere rimossa e smaltita, viene considerata un rifiuto altamente tossico, come mai?

      Purtroppo una volta impiantato in bocca, il mercurio rilascia lentamente tossicità.

      Si tratta di una lega molto instabile che sprigiona continuamente vapori nella bocca che penetrano le membrane cellulari sotto forma di metilmercurio, estremamente tossico.

      Questo viene assorbito e si accumula nell’organismo, soprattutto nel cervello, nei reni, nel fegato, nei polmoni e nel tratto gastrointestinale.

      L’emissione di vapori può essere incentivata dalla masticazione, dall’abitudine di digrignare i denti o dal consumo di bevande calde.

      Stando alla letteratura scientifica esistente, l’amalgama dentale può contribuire a causare o aggravare le allergie, la sclerosi laterale amiotrofica, il morbo di Alzheimer, i disturbi dello spettro autistico, i problemi cardiovascolari, le malattie autoimmuni, la sindrome da fatica cronica, la sclerosi multipla, i disturbi renali, il morbo di Parkinson, le disfunzioni riproduttive, la tiroidite e la depressione.

      Per questo motivo chiunque avesse ancora in bocca amalgami farebbe bene a toglierli al più presto presso un dentista qualificato a fare questo tipo di trattamento.

      Inoltre lo SCHENIR, Comitato Scientifico facente capo alla direzione generale per la sanità e protezione dei consumatori della Commissione Europea, contrariamente a quanto assicurato nel 2008, ha ritirato l’affermazione che l’amalgama è “sicura” e ha mantenuto solo la parola “efficace”.

      Dott. Beckman, ci sono alternative?

      “Ma Certo! E da almeno 60 anni! Si tratta di resine composte da speciali particelle plastiche e ceramiche che non hanno alcuna controindicazione sanitaria e sono anche molto più belle esteticamente”.

      rimozione otturazioni amalgami

      Come mai non si adottano in modo definitivo questi materiali?

      “La loro lavorazione è più complicata, gli strumenti per applicarle più complessi e così i costi salgono, rispetto ai metodi tradizionali. 

      Se fossero invece rese obbligatorie per legge – come avviene ormai da anni in diversi paesi europei tipo Norvegia, Svezia e Danimarca – le spese sarebbero più accessibili ed eviteremmo ai pazienti disturbi talvolta anche molto molto seri”.

      Sappiamo che lei è stato chiamato dalla Commissione europea, a Bruxelles, a illustrare queste problematiche; come si sta muovendo in tal senso la normativa comunitaria?

      “Ci sono buoni segnali, il Parlamento europeo ha votato il divieto d’uso in odontoiatria di questa sostanza pericolosa entro il 31 dicembre 2022.

      Si tratta di una prima vittoria ma c’è ancora molto da fare.

      L’obiettivo è quello di avere un’Europa “pulita dal mercurio” in cui l’amalgama non sia mai una opzione e neanche un’eccezione ma solo un reale e definitivo divieto!

      Le eccezioni, alla fine, si trasformano solo in vie di fuga per continuare ad utilizzare un materiale estremamente nocivo alla salute!”

      Conosciamo meglio il dott. Bobbie Beckman

      Il dott. Bobbie Beckman è nato in Svezia, a Stoccolma, nel 1943 e si è laureato in Odontoiatria nel 1971 presso l’Istituto Karolinska di Stoccolma.

      Il dott. Beckman è membro della International Academy of Oral Medicine and Toxicology e dal 1979 il suo obiettivo primario è quello di eliminare il mercurio e le altre sostanze tossiche nel campo odontoiatrico contribuendo in modo significativo alla ricerca di soluzioni alternative non nocive.

      Sin dall’inizio della sua carriera il dott. Beckman si è interessato principalmente all’effetto dannoso causato dai materiali abitualmente usati per le ricostruzioni dentali, diventando così uno dei massimi esperti in odontoiatria bio-logica.

      Dai primi anni ‘80 inizia ad utilizzare impianti in Zirconia e a rimuovere otturazioni in amalgama, quando ancora in italia si utilizzavano prevelentemente impianti in titanio e suddette otturazioni. 

      A quell’epoca forse poteva apparire come un medico che andava contro corrente, ma oggi a distanza di 40 anni, grazie a numerose ricerche scientifiche ed evidenze cliniche, si sono compresi a fondo i danni che tali metodologie potevano procurare nei pazienti.

      Durante la sua carriera si è specializzato nelle rimozione protetta di amalgama, contribuendo alla realizzazione del protocollo svedese, prima nazione ad abolire definitivamente l’utilizzo di amalgama dentale e ad adottare un protocollo di rimozione protetta.

      Oggi il dott. Beckman mette al servizio dei pazienti le sue conoscenze e la sua professionalità all’interno della Clinica Europea di Implantologia Ceramica, per tutti coloro che desiderano una rimozione di amalgama in modo estremamente sicuro e nel trattamento delle malattie dentarie senza impiego di sostanze tossiche.

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