Neurologia

Conosciamo meglio il prof. Paolo Walter Gabriele

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Il prof Paolo Walter Gabriele è neurologo e neurochirurgo, docente in numerose Università italiane e socio della American Academy of Neurology, una società professionale che rappresenta oltre 36.000 neurologi e neuroscienziati.

Dopo un’attività di lavoro per molti anni rivolta alla chirurgia del sistema nervoso, da oltre un decennio si occupa soprattutto di neuropsicopatologia, di cerebrovasculopatie, cefalee, epilessie, morbo di Parkinson, Alzheimer e demenze. 

Ha pubblicato diversi lavori scientifici sullo studio delle attività cognitive e della demenza, lo studio dei disturbi neuropsicologici nell’anziano e lo studio della farmacoterapia nelle attività cognitive.

 
  • È stato docente di NEUROCHIRURGIA presso la “Scuola Infermieri” dell’Università di Brescia dal 1973 al 1979.
  • Docente di NEUROCHIRURGIA presso la “Scuola infermieri” della ex USL FR 10 di Cassino (attuale ASL FR) dal 1985 al 1996.
  • Docente di PSICOLOGIA presso l’ISEF de L’Aquila – sede di Cassino – nell’anno accademico 1992/93
    Docente, per gli anni accademici 1993/94, 94/95, 95/96, 96/97 presso la Facoltà di Lettere e Filosofia della Università degli studi di Cassino, del corso di NEUROLOGIA E NEUROPSICOLOGIA.
  • Titolare, a contratto, dell’insegnamento di STORIA DELLA PSICOLOGIA, presso l’Università degli Studi di Cassino, per l’anno accademico 1997/98.
  • Titolare, a contratto, dell’insegnamento di PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO del Corso di Laurea in Scienze dell’educazione, presso l’Università degli Studi di Cassino, per gli anni accademici 1998/99, 99/2000, 2000/2001.
  • Titolare, a contratto, dell’insegnamento di NEUROLOGIA presso il Corso di Diploma Universitario per Infermieri dell’Università “LA SAPIENZA” di Roma per gli anni accademici 1997/98, 1998/99, 1999/2000, 2000/20001, 2001/2002, 2002/2003.
  • Titolare, a contratto, dell’insegnamento di NEUROLOGIA presso la Facoltà di Scienze Motorie dell’Università degli Studi di Cassino, per numerosi anni accademici dal 2003 a tutt’oggi.

Neurologia oggi

Scritto a cura del prof. Paolo Walter Gabriele, neurologo e neurochirurgo.

La neurologia – disciplina che si occupa del sistema nervoso umano, delle sue funzioni, delle malattie ad esso collegate – ha radici antiche. Dalle prime sperimentazioni di trapanazione cranica del neolitico, si passa attraverso le teorie filosofiche e le credenze magiche e religiose – al primo testo “medico”, quello sul “male sacro” redatto da Ippocrate (440 circa aC) ed ai testi dell’antica medicina cinese. 

Successivamente grazie ai tanti contributi di ricercatori e scienziati nei secoli successivi si sono acquisite molte delle nostre attuali conoscenze (sui neuroni, sulla trasmissione dei segnali nervosi, sul sistema ormonale, ecc) e infine, nella fine del secolo scorso si sono realizzate procedure diagnostiche e terapeutiche estremamente sofisticate, utilizzando anche i moderni sistemi tecnologici. 

Nonostante ciò a tutt’oggi non ci è dato comprendere appieno come funzioni il nostro cervello, considerata la sua estrema complessità e variabilità. Tuttavia negli ultimi decenni si è sviluppato un concetto più ampio a riguardo delle neuroscienze. Ciò perché la ricerca scientifica, superando gli schemi spesso troppo rigidi delle singole discipline biomediche (anatomia, fisica, biologia, genetica, neurologia ecc,) è ormai sempre più orientata ad un lavoro interdisciplinare che consenta di comprendere meglio i fenomeni complessi che sono alla base di un buon funzionamento del sistema nervoso o delle sue malattie.  

L’integrazione fra scienze biomediche e scienze psicologiche sta apportando nuovi contributi di notevole interesse per la salute, con una rivalutazione dello studio delle emozioni e dei processi cognitivi e delle loro correlazioni biologiche. Così come i progressi nelle conoscenze della genetica e della epigenetica stanno ridisegnando i rapporti fra l’ambiente e i comportamenti umani.

Tutte questi elementi ci aiutano a comprendere meglio il funzionamento dei network cerebrali e la loro plasticità, ovvero la capacità di modificare le connessioni sinaptiche e quelle dei vari circuiti. In questa ottica vanno collocati gli approcci diagnostico-terapeutici delle malattie neurologiche, che oggi mirano non solo al miglioramento dei sintomi disturbanti ma soprattutto a raggiungere una condizione di equilibrio bio-psicologico, che consenta di vivere in una situazione di benessere complessivo. 

Insomma è in atto, nel campo delle neuroscienze e non solo, una rivoluzione culturale che tende al raggiungimento del miglior benessere possibile per l’uomo, superando anche i concetti di prevenzione e di cura delle malattie che, pur mantenendo una loro logica, vanno però inquadrati in questa moderna concezione dello “star bene”. Da qui la sempre maggiore rilevanza degli stili di vita, dell’ambiente, dell’utilizzo del tempo, della capacità di governare in senso favorevole lo stress dell’esistenza e di goderne gli aspetti positivi.

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